lunedì 2 gennaio 2012

Nessuno comincia a contare da zero

E' decisamente terapeutico smettere di contare per fare una pausa e ricominciare da UNO. Naturalmente da UNO.
Nessuno che abbia un lieve senso pratico o sanità mentale sufficiente comincia a contare da zero, nemmeno noi.
C'è la possibilità di farlo e questo ci basta per evitarlo. Me se UNO vuol dire qualcosa, sicuramente è il succo concentrato dei 365 bicchieri che ci siamo fatti fuori e che ci sono rimasti addosso.
Si parte da UNO, per noi di FameChimica è un UNO gigante, l'inizio dell'inizio, il Big Bang, il Primo Giorno. Ci siamo addormentati per alcuni istanti ammirando che, per il momento, è cosa buona.
E ci siamo rimessi a contare poi con i migliori propositi, raccogliendone alcuni: essere schifosamente felice, lavare l'auto almeno una volta al mese, imparare un libro a memoria, avere un'idea rivoluzionaria, ascoltare di più, imparare a sciare, studiare l'arabo, sposarsi e avere figli possibilmente in quest'ordine, prendere un thè davanti al Taj Mahal, segnare 50 gol, andare a vivere da solo, rimettere il cuore al suo posto perchè per togliere il peso si è dovuto togliere anche il cuore, scrivere un romanzo, credere nelle fate, lavorare di meno, fare un viaggio indimenticabile, fare più sesso, vestirsi da Maya per la fine del mondo, passare più tempo possibile su facebook (ironico, sia chiaro!), vivere in simbiosi con la macchina fotografica, bere solo Cosmopolitan, imparare a disegnare una pecora, essere più paziente, scrivere un articolo su Italo Calvino, non lamentarsi di nulla, far conoscere alle altre persone ciò in cui si è bravi, diventare vegetariano, comprare il primo Mac, studiare storia dell'arte, comporre una canzone, risparmiare e assimilare il concetto che il segno meno del risultato di bilancio non va di moda, adottare un bambino a distanza, tagliare i capelli, dire a P. D. che sono sempre stata innamorata di lui, svincolarmi dal numero 27, correre la maratona di New York.
Potrei continuare ancora un pò, questo gioco è tanto bello quanto sconvolgente. Le persone, quando pensano a essere migliori, lo fanno in grande.
L'augurio, che distribuiamo con la stessa allegria di una Befana con le caramelle, non può essere che la speranza che tutti voi cominciate a contare da UNO anche l'anno prossimo.
Che tutto quello che costruirete, demolirete, colorerete, dimenticherete, ricorderete, accrescerete, taglierete, duplicherete, sia un nuovo inizio per l'anno che verrà, vestito della stessa voglia ardente di diventare più.
Buon anno.


FameChimica